Perché farlo?
Il lifting al sopracciglio è una procedura di chirurgia estetica che consente di correggere gli inestetismi dati dal sopracciglio cadente e dalla palpebra cadente. Grazie a questo intervento è infatti possibile riportare il sopracciglio nella posizione corretta, dando nell’insieme un aspetto più armonico e giovane al viso.
Si può ricorrere al lifting sopracciliare per migliorare diversi inestetismi:
- Sopracciglio cadente: per eliminare l’effetto sguardo stanco che invecchia il viso.
- Palpebra cadente: quando vi è un cedimento dei tessuti palpebrali, la cute palpebrale risulta cadente lungo il margine delle ciglia. Questo comporta un inestetismo estetico che si ripercuote su tutto il viso.
L’obiettivo del lifting al sopracciglio è di ridare al viso un aspetto giovane e sano, in armonia con la fisionomia di ciascun soggetto e di eliminare definitivamente l’effetto sguardo spento e stanco.
Dove si interviene?
A seconda della tipologia, il lifting sopracciliare interviene in diversi modi:
- Lifting diretto: l’incisione viene praticata sopra il sopracciglio così da poterlo sollevare e spostare nella posizione corretta.
- Lifting temporale: l’incisione viene praticata sulla tempia, nella regione coperta dal cuoio capelluto, di modo che risulti poi nascosta. Tramite questa tipologia di lifting è possibile rimodellare la porzione esterna del sopracciglio e sollevarla.
- Lifting endoscopico: le incisioni vengono praticate lungo la regione del cuoio capelluto e consentono di inserire una sonda endoscopica atta a rimodellare il tessuto sottocutaneo e adiposo e a modificare la forma del sopracciglio.
In tutti i casi, le incisioni risulteranno poco visibili o nascoste dal cuoio capelluto e dai peli sopracciliari.
L’intervento dura all’incirca un’ora e mezza.
- Nei giorni successivi all’intervento possono verificarsi ecchimosi e gonfiori.
- I punti di sutura vengono rimossi dopo 10 giorni.
- Evitare l’esposizione al sole fino alla completa guarigione.
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